28 feb 2009

Il nucleare non è per i Pirla

Quando era il momento di costruire le centrali nucleari noi non l'abbiamo fatto.
Ora non le costruisce più nessuno e noi ci stiamo accingendo a costruirle.
Tra dieci anni ci sarà meno industria pesante in Italia e quindi avremo bisogno di meno energia; che senso ha costruire oggi delle centrali nucleari che nascono già tecnologicamente vecchie e che, se e quando saranno terminate, saranno pure decrepite?.
Follia tipicamente italiana, gettare risorse finanziarie dalla finestra (perchè ne abbiamo tanti).
Infine per l'energia nucleare ci vogliono paesi seri, non pirla come noi. Io già vedo la camorra che sotterra nell'entroterra napoletano le scorie nucleari.

10 commenti:

la signora in rosso ha detto...

follia tipicamente italiana? Chi ha firmato non ha chiesto niente a nessuno....gli italiani...almeno in questo, a suo tempo hanno detto NO!

silvano ha detto...

Ciao SIR, non ho detto che siamo tutti pirla, ma quelli che danno le deleghe in bianco e fanno poi pagare le conseguenze a tutta la comunità, beh quelli pirla lo sono per non dire qlcs d'altro.
ciao, silvano.

Maurizio Pratelli ha detto...

di certo si fan troppe cosa da pirla in questa italietta sempre più improvvisata dai mediocri

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo ogni parola, caro Silvano. In definitiva, NO AL NUCLEARE!

Anonimo ha detto...

Qui, la sopravvivenza, è sempre più ardua.

arrgianf ha detto...

non ho capito perchè è una cosa superata... Semmai potresti dire che ci sono tante altre fonti alternative da utilizzare, come l'energia eolica, idroelettrica, ecc ecc

silvano ha detto...

Ciao Arrgianf,
secondo me è anacronistica la scelta oggi del nucleare, per una serie di motivi.
Il primo è che noi abbiamo un gap tecnologico/industriale su quel modo di produzione dell'energia di fatto incolmabile rispetto gli altri paesi europei.
Il secondo è che abbiamo comprato dai francesi una tecnologia già oggi vecchia che sarà decrepita tra 10/15 anni, cioè quando saranno operative le centrali.
Terzo: i costi sono altissimi se si vanno a calcolare sull'intero ciclo vitale della centrale.
Quarto mi viene il dubbio che sia una scelta sbagliata imboccare la via al nucleare nel momento in cui nessuno dei paesi europei, fatta eccezione per la Francia, investe più nel nucleare.
Può darsi che mi sbagli però.
ciao.

arrgianf ha detto...

io il nucleare lo vedo troppo pericoloso, non sono per nulla convinto, però utilizzandola si abbattono molti costi economici che dall'87 ad ora abbiamo pagato.

silvano ha detto...

Caro Arrgianf, sono d'accordo con te ce se non l'avessimo smesso nell'87 avremmo risparmiato un sacco di costi, ma come si suol dire inutile piangere sul latte versato, noi quei costi li abbiamo già sostenuti ed oggi rischiamo con la scelta del nucleare ex novo di sostenerne molti altri di extracosti. Insomma antieconomici dal''87 ad oggi ed antieconomici da oggi ai prossimi 20/30 anni. Mi sembra unna scelta folle.
ciao, silvano

Anonimo ha detto...

va be però la scelta era dettata nell'87 da motivi di paura, c'era stato lo scoppio di Cernobil da poco e quindi molti si spaventavano, ma ora sono più sicuri e non capisco perchè siano superati... A me sembra una tecnologia a passo con i tempi! L'unica cosa a sfavore del nucleare è che si può benissimo sfruttare altra energia, ma per il resto non vedo i lati a sfavore, se non il fatto che sia pericolosissimo.