8 apr 2009

Il terremoto è un Reality Show, un megaspot elettorale – Dopo il GF il GT

Cerco di tenermi aggiornato sul terremoto in Abruzzo anche guardando la televisione, le immagini, ascoltando le vittime. Eppure non reggo più le cronache, i racconti. Impossibile resistere più di 5 minuti allo spettacolo osceno che i media stanno fornendo di una tragedia. Un esercito di sciacalli che cerca promozione e sensazionalismo attraverso il dolore degli altri.
Ho l’impressione che non sia più realtà dura e tragica ma rappresentazione; un reality show, con tempi, protagonisti, sceneggiature, dove i veri testimoni sono solo comparse che come in un gioco di prestigio appaiono e scompaiono a seconda delle esigenze registiche.
Dammi una casa distrutta e poi una persona che piange e poi un bambino con un peluche che guarda le rovine.
In questo spettacolo mediatico appare poi l’eroe, vestito di blu scuro, si aggira tra le comparse dispensa carezze, buoni consigli, saluta, conforta, rassicura, promette.
Penso ma quanto cinismo ci vuole per trasformare una tragedia in un grande spot elettorale?
Dopo il Grande Fratello il Grande Terremoto?

Per leggere qualcosa di reale e non mediato vi consiglio di leggere questo post di un'amica (link)


4 commenti:

indierocker ha detto...

e' cosi', e' cosi'!!! come già la vicenda englaro trasformata in reality, adesso anche il terremoto. ogni giorno l'uomo vestito di blu (blu? ma la dolcevita e' nera... e nero e blu non stanno mica bene...) si reca sul set, con il copione con le belle battute che conosciamo. ieri ha detto ai bambini: "ubbidite a mamam e papa', eh? e chiedete loro di portarvi al mare, approfittatene". ...pare che ha abbia chiesto, per la prossima puntata, un palazzo che risorge al suo passaggio... vedremo se la produzione ce la fa in tempi cosi' brevi...

Maurizio Pratelli ha detto...

ma spegnetala sta tv! è l'unica. cosa che lo fa incazzare

Pellescura ha detto...

secondo me qualcuno ci starà pensando, mandare dei ragazzi con la tenda in mezzo ai terremotati e incominciare un nuovo reality. Che poi è quello che vediamo da un paio di giorni in effetti

Vernè ha detto...

Dopo le notizie del primo giorno, non ho voluto più vedere nessun telegiornale o programma che parlasse del terremoto. Ho spento la televisione e mi sono attaccato al computer.
Immaginavo che anche di questa disgrazia avrebbero allestito uno spettacolo mediatico .
Visto che sono nelle condizioni di non poter dare nessun aiuto, mi astengo da qualsiasi considerazione e spero solo nella volontà di ricostruzione da parte degli uomini di buona volontà.
P.s. Ho anche qualche titubanza ad offrire un contributo in denaro nelle mani di coloro che gestiscono il baraccone mediatico....