16 nov 2009

Last Train Home - Pat Metheny


Credo che il pezzo “Last Train Home” di Pat Metheny debba come genere essere classificato alla voce fusion o più propriamente alla voce “il jazz di Pat Metheny”.
Io lo classifico come musica degli occhi.
Trovo la componente visiva di Last Train Home fortissima. Ascoltandolo, come un consumatore di LSD, vedo letteralmente il susseguirsi di alberi, di campi, case coloniche incorniciate dal finestrino di un treno.
Non parlo di un treno moderno, con l’aria condizionata super veloce, ma di uno di quei vecchi treni a gasolio, penso si chiamassero littorine, che collegavano e che ancora forse collegano piccoli paesi l’uno all’altro. Mi ricordo che erano composti da due carrozze e che non servivano per correre, ma solo per viaggiare, un viaggio dello spirito.
Erano di un azzurro indefinibile, scrostati, con la ruggine, anche il controllore ed il macchinista erano raffazzonati in un qualche modo.
Erano treni sudamericani che usciti dalla stazione e in mezzo ai campi ti potevano portare direttamente a Macondo.
E Last Train Home è la colonna sonora perfetta per questi viaggi dell’anima. L’ascolti e ti sembra d’avere la testa appoggiata al finestrino del treno che corre monotono nella pianura e nella memoria, ed i tuoi occhi vedono il verde dei campi, gli alberi, i passaggi a livello, le case di campagna le persone spiate per un attimo nella loro quotidianità.

5 commenti:

giudaballerino ha detto...

Meravigliosa. Era un pò di tempo che non ascoltavo il buon vecchio Pat... che emozioni!

Euterpe ha detto...

In 2 ore hai cambiato umore eh?
Potere della musica.Davvero bellissima,e complimenti per le belle immagini che hai descritto,anche a me quella musica provoca sensazioni simili,però non sarei stato così bravo come te nel raccontarle.
Quei treni di cui parli ,le littorine,sono tutti bloccati su binari morti delle varie stazioni perchè erano pieni di Eternit.....

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Quoto Giudaballerino ed aggiungo che metti un brano del genere e ti scordi anche dei Pooh :-)))

Leandro Giovannini ha detto...

Gran bel pezzo, legato ad un ricordo particolare. Io dentro una casa vuota da arredare con il vinile sparato a palla e "Last train home" che andava insieme ad una strana nostalgia di cose lasciate per sempre e la voglia di iniziare un nuovo cammino.

Maurizio Pratelli ha detto...

quando la smetetrò di pensare tutto cioò che ci averbeb potuto ancora dare? Grace rimane un capolavoro assoluto