29 dic 2009

10 album da salvare 2000 – 2009 (seconda parte)


La prima parte dei 10 album da salvare 200o- 2009 la potete trovare qui.
Prima di lasciarvi a questi miei album da salvare vorrei fare a tutti voi, amici, lettori abituali o casuali i miei migliori auguri per un felice 2010. Auguri a tutti, ci rivediamo con l'anno nuovo. ciao.

6)Blinking Lights- Eels – Da quando ho scoperto Eels ovvero Mark Oliver Everett non ne sono mai rimasto deluso. Per questo decennio ho scelto il doppio cd “Blinking Lights – and Other Revelations” del 2005. Opera che forse più avvicina il suo vertice artistico “Electro Shock Blues” del 1998. Vi si racconta la sua vita, la sua quotidianità, la morte, che da grande artista lui cala nel vissuto universale. Tutti ci possiamo riconoscere nel suo immaginario artistico - poetico. Un musicista e, più in generale, un artista globale, capace di raccontarci tutto di sé e del mondo senza limiti geografici e/o storici. Lo amo, amo la sua musica, la bellezza delle sue canzoni, mi commuovo ascoltando “Marie floating over the backyard”. Se non lo conoscete non negatevi il piacere di scoprire uno dei grand talenti del nostro tempo.
7)Rain – Joe Jackson – Nel 2008 Jackson piazza il colpo del grande autore. 30 anni di carriera con dei vertici inarrivabili, penso per la mia generazione a Night and Day, e la freschezza e la forza di uscirsene con questo Rain, un album di pop, jazz, rock, canzone d'autore, dove il piano e la voce di Jackson accompagnati da un basso e batteria ancora indicano la via maestra per scrivere grandi canzoni. Un must, a mio avviso il suo miglior disco dai tempi di Blaze of Glory.
8) Accelerate – Rem – Michael Stipe and co., nel 2008 con questo Accelerate hanno riscoperto il rock, i suoi tempi e la sua grinta. La band americana in un album di lunghezza d'altri tempi, una trentina di minuti, infilano 11 canzoni che tutte possono vivere come singoli. 11 pezzi rock senza fronzoli, la voce di Stipe sempre magica interpreta, corre su un tappeto di chitarre elettriche come poche volte nella storia dei Rem. Grandi perchè hanno saputo rinnovarsi uscendo da quel marchio di fabbrica del loro sound abituale loro punto di forza e limite. Durante il tour Accelerate ho avuto la fortuna di vederli dal vivo, ed è un dovere per chi ama la musica rock di vedere almeno una volta Stipe sul palcoscenico. Chi non ha capito i Rem dal vivo non ha capito nulla della musica, del rock e roll.
9)Illinois (2005) – Sufjan Stevens – Difficile trovare una definizione per Stevens e la sua musica. Musica colta raccontata in modo semplice e fruibile anche da un bambino di due anni. Uomo di paradossi, canzoni senza un centro senza uno svolgimento classico che pure colgono l'essenza del concetto stesso di canzone. Piccoli quadri con orchestrazioni ed arrangiamenti complessi, oppure altre che inistono su un singolo pattern di pianoforte facendo divenire la reiterazione arte al massimo livello. Canzone d'autore, musica classica contemporanea, canzoncine pop orecchiabili tutto questo fa parte della musica di Sufjan, eppure il nocciolo centrale non riesco a raccontarlo, lo si può percepire senza riuscire a razionalizzarlo solo ascoltando i suoi album. Buttatevi, compratevi questo Illinois e poi non lo lascerete più Sufjan, né lui lascerà voi. Fidatevi.
10)Sigh No More – Mumford & Sons – Ultimo di questi dieci album del decennio da salvare questo esordio dei Mumford & Sons. Ultimo album della lista ed ultimo uscito, essendo di questa fine 2009. Come è capitato a parecchi altri amici di blog me ne sono innamorato. E' diventato in questi due/tre ultimi mesi dell'anno il classico tormentone che ossessiona il mio povero stereo. Ha trovato rifugio e residenza nel platorello del cdp e da lì non esce praticamente mai se non per prendere aria ogni tanto. Mumford & Sons sono musica folk, luce, rock, ballads, vento fresco di primavera, sono i fantasmi felici dei primi CSNY, reminiscenze di Pogues e Waterboys e amore per la bellezza della musica. Intrecci vocali, cori e coretti perfetti...Per altre impressioni rimando a un futuro ascolto che mi auguro di riuscire a raccontare perchè tutto in questo album merita, ogni singola canzone.
Buon 2010.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche a te... grazie!

brazzz ha detto...

buono l'album di joe janckson..vero..avrei salvato anche erase errata,ottima,ma davvero ottima wavr in stile san francisco...avrei salvato qualsiasi cosa fatta da mark stewart e adrian sherwood..mentre mai sopportato i rem..SOPRAVVALUTATI..a parer mio
e auguroni amico mio

ReAnto ha detto...

Quello dei REM ci stona ...

+Peppone+ ha detto...

ok ho letto che devi chiudere i visionari quindi ti seguo anche qua....a presto

Blue Bottazzi ha detto...

Sì, RAIN è molto buono. JJ ha sbagliato a metterlo fuori ad uno stadio di produzione "non finito". Sai come sarebbero quelle canzoni con i suoi arrangiamenti di una volta?